Il termine “co-living” viene usato per indicare cose molto diverse ma tutte collegate a un idea di condivisione degli spazi abitativi. Per alcuni si tratta di un nuovo trend, in ascesa ma ancora molto giovane, che sta attraversando il mercato immobiliare internazionale. Per altri si tratta di una realtà già molto concreta, rappresentata dagli studentati (PBSA), dove moltissi giovani condividono spazi e vita di tutti i giorni, creando delle vere e proprie comunità.
- CONDIVISIONE DEGLI SPAZI E BUSINESS
- Perché investire nel co-living
- IL BUSINESS DELLA CONDIVISIONE DEGLI SPAZI
- OTTIMIZZARE I COSTI DI CO-LIVING E STUDENTATI
- CO-LIVING E VIRTUALIZZAZIONE DEL CONTROLLO ACCESSI
- I TIPI DI CO-LIVING PIÙ COMUNI
- IL CONTROLLO ACCESSI IN CLOUD PER STUDENTATI E CO-LIVING
- Scarica la guida sul co-living
In questa breve guida affronteremo il tema dell’efficienza e della sicurezza di queste realtà. Sia che si tratti di studentati, un modello di business ben rodato che affronta la necessità di rinnovarsi, che invece si stiano considerando le tendenze più avanzate degli investimenti immobiliari.
CONDIVISIONE DEGLI SPAZI E BUSINESS
La vita in uno spazio di co-living ha le caratteristiche di una vita in una comunità, una comunità dell’era digitale. Si parla di comunità digitali, perché quello che accomuna i protagonisti della moderna sharing economy è una vita gestita attraverso gli strumenti digitali (primo su tutti lo smartphone).
Dai nativi digitali (o millennials) ai nomadi digitali (il lavoro si sposta con loro), il target delle imprese che offrono strutture in sharing economy è una popolazione giovane, in rapido movimento (spesso per necessità lavorative o di studio, già abituata ai co-working), attenta alle spese, e abituata a modelli di interazione smart. Un business che si rivolga a questo target deve considerare certamente un pubblico molto fluido, ma allo stesso tempo esigente rispetto agli standard del mercato moderno. Ecco 3 caratteristiche necessarie per uno spazio di co-living, qualsiasi sia la sua destinazione.
- Tutti i servizi inclusi: dai servizi di pulizia delle camere, agli elettrodomestici, agli eventi sociali, tutto deve essere facilmente a disposizione
- Comfort e sicurezza: la sicurezza è imprescindibile per sentirsi a casa, e gli spazi devono essere confortevoli da vivere e da raggiungere
- Flessibilità: il co-living deve poter ospitare stili di vita molteplici e molto diversi tra loro, e a tutti deve saper rispondere prontamente

Perché investire nel co-living
Come sta cambiando il mercato immobiliare, tra tecnologia e domanda
Co-living, cohousing, e social housing. I nuovi trend real estate spiegati bene.
IL BUSINESS DELLA CONDIVISIONE DEGLI SPAZI
Le zone più appetibili per i co-living sono certamente le metropoli occidentali e i grandi agglomerati urbani che stanno crescendo in oriente. In queste zone si concentra la grande popolazione dei millennials per necessità di lavoro (o studio) e per l’adesione agli stili di vita cittadini. I centri di queste città ospitano studenti e giovani lavoratori dinamici e alla ricerca di servizi moderni che possano soddisfare le loro necessità.
La prima sfida per un’impresa che vuole offrire un co-living di successo è quindi avere le risorse per ottenere e gestire uno spazio nel centro di una città come Milano o New York, dove i costi sono tra i più alti al mondo. Ma dove, allo stesso tempo, il mercato è attivo e c’è grande interesse per le nuovi soluzioni abitative. La gestione molto attenta delle risorse e delle offerte è cruciale per avere successo in questo ambito, coniugando flessibilità e un flusso di ricavi che permetta all’impresa di crescere solida. Ecco i componenti fondamentali nel business del co-living:
- Una struttura confortevole con stanze private, spazi comuni adeguati (cucina, area relax) e servizi di ogni tipo (dalla lavanderia alla palestra)
- Una gestione attenta e flessibile delle risorse e degli ospiti
- Processi di manutenzione ben progettati e efficienti

LA GESTIONE MOLTO ATTENTA DELLE RISORSE E DELLE OFFERTE È CRUCIALE PER I CO-LIVING
OTTIMIZZARE I COSTI DI CO-LIVING E STUDENTATI
Ottimizzare i costi di co-living e studentati è quindi necessario per creare un business che sia sostenibile in un panorama in cui i costi possono essere ingenti: attraverso un modello basato su abbonamenti, queste aziende devono coprire almeno i costi di affitto delle strutture, l’operatività e la manutenzione (dai servizi di pulizia al rinnovo del mobilio). Sviluppare altre strategie di vendita oltre l’abbonamento classico è tuttavia la chiave per aumentare la redditività dell’impresa. Per immaginare nuove soluzioni è prima necessario capire bene a quali necessità risponde un co-living.
A QUALI BISOGNI RISPONDONO I CO-LIVING
I co-living devono rispondere a uno stile di vita dinamico, smart per definizione, con tutte le caratteristiche di acquisto tipiche della sharing economy: abbonamenti facilmente sottoscrivibili e terminabili, accesso ai singoli servizi nel momento in cui l’utente li reputa necessari, interazione attraverso smartphone. Chi sceglie un co-living sceglie anche tutti i servizi inclusi, per non doversi preoccupare della pulizia dei suoi spazi, dell’allaccio e della gestione delle utenze (internet è sempre incluso!), e di tutta la burocrazia legata alle abitazioni. Chi sceglie un co-living è spesso concentrato in attività sfidanti, come lo studio o il lavoro, e vuole ridurre al minimo le interruzioni dovute alla vita di tutti i giorni.
Inoltre, come già accennato, la vita in comunità è un fattore da non sottovalutare: dagli studenti che vogliono vivere a pieno la vita universitaria, ai professionisti che desiderano condividere le loro esperienze con altre persone stimolanti e dinamiche.
- La condivisione delle risorse e degli spazi permette di vivere meglio e in zone migliori a prezzi più appetibili, i co-living non possono ignorare i dettami della sharing economy
- Nel caso degli studentati, va anche aggiunta l’opportunità di vivere all’interno del contesto accademico, i co-living devono supportare la formazione di una comunità autonoma, facilitando libertà di movimento e interazione
- Un co-living non è per sempre, bisogna fornire strumenti di pagamento e accesso per una generazione che non abbraccia uno stile di vita sedentario e non vuole legarsi alla proprietà o all’affitto prolungato di una casa
- Soprattutto in coppia con il co-working, il co-living sostiene una vita dinamica, cosmopolita e smart, gli ospiti devono poter accedere alle risorse quando gli sono necessarie, poterle prenotare, e conoscerne la disponibilità in ogni momento
MODELLI DI BUSINESS E RICAVI PER I CO-LIVING
Un co-living è tipicamente una struttura in cui rimanere per periodi medio-lunghi, e quindi più adatta alla sottoscrizione di un abbonamento. La formula dell’abbonamento (subscription) è preferita anche perché l’ospite non acquista solamente gli spazi, ma anche un set di servizi inclusi. Abbiamo visto come questo è strettamente collegato alla ragione per cui il co-living è preferito alle soluzioni tradizionali: chi decide di vivere in una struttura di questo tipo non deve preoccuparsi di altro che di pagare la sua quota mensile di abbonamento, il resto è tutto servito. Servono strumenti in grado di adattarsi alle diverse offerte che ogni singola struttura desidera offrire, per creare dei profili di abbonamento che soddisfino i diversi ospiti.
La digitalizzazione è una componente fondamentale per sostenere questi modelli di business, poter gestire gli accessi alle strutture e alle singole stanze con strumenti smart è decisivo per un business sostenibile. Queste strutture devono poter accogliere i nuovi ospiti con semplicità, liberare le stanze di chi abbandona senza intoppi, e avere sempre sotto controllo la sicurezza degli spazi. La virtualizzazione delle chiavi, cioè la trasformazione delle chiavi in credenziali virtuali, permettere di semplificare e accelerare tutti questi processi in sicurezza. Le chiavi virtuali funzionano secondo i permessi assegnati, possono essere aggiornate in tempo reale, e permettere accesso all’acquisto di ulteriori servizi. Dall’apertura delle porte (esterne o delle stanze) a le più complesse interazioni con i servizi offerti dalle strutture, tutto può essere fatto con i più comuni smartphone.
GESTIONE E MANUTENZIONE PER I CO-LIVING
I co-living necessitano sistemi di gestione avanzati, il controllo accessi in cloud è uno di questi. Bastano pochi esempi per capire come questa tecnologia permetta di raggiungere il grado di efficienza e di qualità necessarie per portare a termine con successo una serie di processi fondamentali.
SISTEMA INTEGRATO PER L’ACCESSO
Nel momento in cui un nuovo utente sottoscrive un contratto di abbonamento al co-living il sistema di controllo accessi in cloud è in grado di generare una chiave personale che viene consegnata direttamente sul cellulare dell’utente (e/o attivata su un badge assegnato). Da quel momento il nuovo ospite potrà accedere alle sue stanze, agli spazi comuni, o a qualsiasi altro servizio con un tocco sul suo cellulare, un’interazione integrata con tutti i sistemi della struttura.
GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLE STRUTTURE
Le chiavi virtuali sono personali e tracciate, tutte le entrate sono registrate e il registro è sempre a disposizione del manager. È così possibile garantire la sicurezza delle strutture da remoto e in tempo reale, revocando anche l’autorizzazione all’accesso con un semplice click.
GESTIONE DINAMICA DEI SERVIZI
Con un sistema di controllo accessi in cloud la gestione del personale di servizio diventa facile e l’opertività rapida. I collaboratori vengono dotati di credenziali speciali per accedere dov’è necessario nel momento in cui è richiesto il loro servizio. Non è più necessario distribuire chiavi o token fisici che possono andare persi o devono essere in qualche modo bloccati in casi di emergenza.

LA FORMULA DELL’ABBONAMENTO È PREFERITA PERCHÉ L’OSPITE NON ACQUISTA SOLAMENTE GLI SPAZI, MA ANCHE UN SET DI SERVIZI INCLUSI
CO-LIVING E VIRTUALIZZAZIONE DEL CONTROLLO ACCESSI
Scegliere il giusto servizio di controllo accessi è cruciale per queste aziende, non solo per garantire la sicurezza e l’accessibilità degli spazi, ma anche per poter offrire un servizio sempre competitivo, e per poter sviluppare nuove linee di business.
UN ECOSISTEMA DIGITALE
Il controllo accessi sta al centro di una struttura abitativa, basta pensare all’importanza che hanno le chiavi di casa nella vita di tutti i giorni. Le chiavi virtualizzate moltiplicano la loro importanza perché moltiplicano le loro funzionaltà: oltre ad essere il mezzo di accesso in casa, sono uno strumento di comunicazione tra l’utente e l’azienda. Attraverso il suo account personale l’utente può accedere ad altre risorse condivise (dal semplice armadietto a servizi come palestre o mense). Intorno al controllo accessi in cloud è possibile creare un ecosistema digitale che proponga all’utente una grande varietà di servizi, distribuiti in un’area geografica virtualmente infinita. Un’azienda che proponga servizi in tutto il mondo (ospitalità smart in diverse città) può fornire all’utente un’unica indentità digitale con cui interagire e accedere a tutti gli spazi, ovunque essi siano.
IL FUTURO DEL CO-LIVING
Intorno a un servizio di controllo accessi solido e compatibile è possibile costruire un’offerta articolata che permetta all’impresa di crescere e fidelizzare i propri utenti. Attraverso l’App per accedere alle proprie stanze, l’utente può anche prenotare altre risorse, interagire con gli spazi, e acquistare altri servizi. Si crea insomma un intero spazio virtuale, gemello allo spazio reale, in cui gli ospiti possono trovare servizi e gestire la loro vita quotidiana con semplicità.
I TIPI DI CO-LIVING PIÙ COMUNI
Le strutture di cui abbiamo parlato possono avere le caratteristiche più disparate, possiamo però individaure tre tipi principali di co-living.
LO STUDENTATO
Gli studentati sono realtà già consolidate che svolgono un ruolo molto imporante nella vita accademica di milioni di studenti in tutto il mondo. L’aumentare della mobilità dei giovani per motivi di studio sta tuttavia facendo crescere sempre di più la richiesta di strutture ricettive per questo pubblico. Nascono quindi nuovi studentati in tutte le maggiori città universitarie, e quelli già esistenti si rinnovano per accogliere le nuove generazioni e stare al passo con gli standard di marcato. Nell’ambito del real estate queste strutture vengono indicate con la sigla PBSA (Purpose Built Student Accommodation), e segnano trend di crescita praticamnte ovunque nel mondo.
CO-LIVING E CO-WORKING
I co-working hanno rivoluzionato il concetto di spazio lavorativo: moltissimi professionisti oggi li scelgono come luoghi preferiti per svolgere le loro attività, e molte aziende hanno deciso di dislocare alcuni dei loro team all’interno di queste strutture. In questi ambienti il lavoro è circondato da stimoli e opportunità di scambio, da eventi di aggiornamento, e da momenti di relax. Moltissime persono si sono quindi abituate a lavorare in modo smart, potendosi anche spostare di città in città sapendo di trovare in ognuna una sede del loro co-working preferito, con tutti i servizi e gli spazi pronti a loro disposizione. Per rispondere alle necessità di questi giovani professionisti stanno nascendo co-living all’avanguardia, che abbattono i costi di permanenenza nelle zone più attive e costose delle città e, allo stesso tempo, offrono flessibilità per chi predilige periodi di permanenza limitati, ma che possono durare anche mesi o anni.
CO-LIVING INTERNAZIONALI
Il mercato internazionale del real estate sta dedicando sempre più attenzione al trend dei co-living, e esistono già realtà che offrono spazi abitativi smart in diverse capitali del mondo sotto lo stesso marchio. Una singola offerta, un solo abbonamento, per poter accedere a co-living dislocati attorno ai punti nevralgici dell’economia mondiale. Queste aziende rispondono all’esigenza dei professionisti dell’era digitale, sempre in rapido movimento, per cui l’offerta degli hotel non è abbastanza, perché troppo fredda e precaria. La tecnologia è in questi casi il fattore abilitante: un singolo sistema che gestisce i clienti in tutto il mondo, e garantisce l’accesso agli spazi e ai servizi acquistati. Per aziende che forniscono i loro servizi in città diverse, come in nazioni o continenti diversi, le soluzioni in cloud sono una componente tecnologica fondamentale per la competitività e la sostenibilità del business.

SCEGLIERE IL GIUSTO SERVIZIO DI CONTROLLO ACCESSI È CRUCIALE PER GARANTIRE LA SICUREZZA E L’ACCESSIBILITÀ, MA SOPRATTUTO PER POTER OFFRIRE SERVIZI SEMPRE COMPETITIVI
IL CONTROLLO ACCESSI IN CLOUD PER STUDENTATI E CO-LIVING
Sofia Locks progetta e sviluppa il sistema di controllo accessi pensato per il business: serviamo già aziende in tutto il mondo con soluzioni plug&play o impianti customizzati. Luckey è il nostro prodotto pensato per le imprese che vogliono accelerare i tempi di gestione degli spazi, del personale, e dei clienti, aumentando allo stesso tempo la sicurezza. I sistemi Sofia Locks si adattano a qualsiasi struttura e supportano i modelli di business preferiti dall’azienda. Grazie alla tecnologia in cloud e alle smart locks è possibile mettere in sicurezza intere strutture senza complessi interventi su porte e muratura. Un unico sistema può inoltre gestire spazi dislocati anche in città o nazioni diverse, scalando con la dimensione dell’azienda: lo stesso sistema di controllo accessi può servire sedi in tutto il mondo e offrire agli ospiti la stessa esperienza di accesso con un unico account.
- Installazione semplice: controllo accessi on-line senza la posa di un singolo cavo
- Senza limiti: un solo sistema può gestire un numero illimitato di strutture ovunque nel mondo
- Flessibilità per il business: un sistema pensato per adattarsi alle esigenze dell’impresa e sviluppare il business
Scarica la guida sul co-living
Il real-estate è in una fase di forte trasformazione, le mutate esigenze della clientela, sempre più rivolta ad offerte “as-a-service”, flessibili e “mobile-first”, unite alle possibilità abilitanti delle nuove tecnologie, hanno portato gli operatori immobiliari a ripensare al modo in cui presentarsi sul mercato.